venerdì 28 giugno 2013

TRA LE ROCCE E IL CIELO e la VALLARSA AL FESTIVAL EUROPEO DEL GUSTO


Un’occasione per prendere contatti, presentare il Festival, la Vallarsa e i suoi prodotti tipici. Nella splendida cornice offerta dal Mulino La Vallina di Quero (BL) l'associazione Tra le Rocce e il Cielo di Vallarsa (TN) ha potuto raccontare le proprie esperienze e il programma della edizione 2013 del suo Festival al VI Festival Europeo del Gusto, “La Montagna dell'informazione”.
L’associazione ha presentato Tra le Rocce e il Cielo, il Festival della montagna vissuta con consapevolezza, la sua storia e la sua edizione 2013. La manifestazione, con le sue quattro giornate dedicate all’arte, alla vita in montagna, alle minoranze linguistiche e alla storia, torna in Vallarsa dal 29 agosto all' 1 settembre. Grazie a mostre, film, incontri, uscite sul territorio, convegni, laboratori, concerti, spettacoli, presentazioni di libri cercherà di analizzare tutti gli aspetti della vita in montagna da quello economico a quello storico, dal territorio, passando per la cultura delle popolazioni montane (soprattutto delle comunità etniche minoritarie), cercando di dar voce a chi vive in montagna con passione e umiltà.
Nel laboratorio di informazione si è potuta presentare la Vallarsa, il suo ambiente incontaminato e le tracce della Grande Guerra che ne percorrono l’intero territorio.
Non è mancata nemmeno la descrizione, e la degustazione, dei prodotti tipici della valle trentina, con particolare attenzione ai formaggi caprini di Malga Streva e quelli di vacca di Malga Zocchi e il vino, il Müller Thurgau dell’Associazione “Rio Romini”.
Le riprese e le interviste della giornata saranno utilizzate nella trasmissione multimediale “L'Italia del Gusto” (Sky, Cafètv24 e web), che seguirà il Festival della Montagna anche durante il suo svolgimento.
Durante la giornata l’associazione è stata invita a partecipare al Tuor delle Capitali europee dell’associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto.

"TRA LE ROCCE E IL CIELO 2013" IL FESTIVAL TORNA IN VALLARSA DAL 29 AGOSTO ALL' 1 SETTEMBRE

TRA LE ROCCE E IL CIELO, il Festival della montagna vissuta con consapevolezza torna in Vallarsa dal 29 agosto all' 1 settembre.
Mostre, film, incontri, uscite sul territorio, convegni, laboratori, concerti, spettacoli, presentazioni di libri arricchiranno i quattro giorni della manifestazione - organizzata dall'associazione culturale Tra le rocce e il cielo in partnership con Accademia della montagna del Trentino - che si svolge nel suggestivo e incontaminato ambiente della Vallarsa (TN), all'ombra delle Piccole Dolomiti.
Il lavoro dell'uomo in montagna, la scrittura in lingua madre, la Grande Guerra e i giochi di montagna saranno gli argomenti principali del Festival che si svilupper? su quattro giornate dedicate rispettivamente all'arte e alla vita in montagna, alle minoranze linguistiche e alla storia.
Tra gli spettacoli proposti ve ne sar? uno sulla storia del Forte Pozzacchio, messo in scena all'interno delle stanze e nei cunicoli scavati nella roccia del monte Pasubio e un altro sulle migrazioni di fine Ottocento dei lavoratori trentini verso le aree pi? remote dell'Impero Austroungarico. Si potr? danzare sulle melodie occitane grazie al concerto Lou Dalfin o riflettere grazie al jazz teatrale sulla prima guerra mondiale.
Il convegno "Un futuro sulle Alpi: creare occupazione per tornare alla montagna" con workshop condotti da persone che in montagna vivono e lavorano, cercher? di fornire strumenti pratici a chi intende trovare un'occupazione in ambito alpino. Quello sulla letteratura in lingua madre permetter? di dialogare con molti scrittori appartenenti a gruppi linguistici diversi.
Ci saranno incontri con scrittori di montagna e con alpinisti e ci sar? una tavola rotonda dal titolo "La montagna nei giochi, i giochi dalla montagna. Una finestra aperta su memorie materiali, miti e immaginari tra '800 e '900."
Il programma di tra le Rocce e il cielo - a breve visitabile sul sito www.tralerocceeilcielo.it -  comprende escursioni, tra le quali il trekking someggiato con gli asini sui percorsi dei soldati del primo conflitto mondiale, e numerose mostre - storiche, pittoriche e fotografiche - allestite nella valle.
Non mancher? una rassegna cinematografica e verranno premiati i vincitori del concorso video "Racconta la tua montagna - Il lavoro dell'uomo", alla sua seconda edizione. Accanto a incontri per i pi? piccoli si potranno seguire laboratori di disegno in montagna e fotografia, e pure un corso di yoga all'aria aperta.
Per informazioni: Associazione culturale ?Tra le rocce e il cielo?
 mail tralerocceeilcielo@gmail.com ? tel. 3922272326
 

sabato 15 giugno 2013

A convivio con le frattaglie al Caffè Cavour di Montebelluna

Il VI Festival Europeo del Gusto ha fatto tappa venerdì 14 giugno al Caffè Cavour di Montebelluna,per una serata a convivio sul tema delle frattaglie.
La troupe della trasmissione multimediale L'Italia del Gusto ha ripreso il menù, realizzato con la consueta, storca maestria da Bepi Osellame, signore e padrone (con la sua famiglia) del locale.
Al Caffè Cavour è nata e prospera una Confraternita delle Frattaglie.
Ottimi i vini dell'azienda agricola Nerino Costa di Montebelluna, che hanno accompagnato questo specialissmo viaggio del gusto.

Frattaglie

Le frattaglie sono gli organi interni e le parti (apparentemente) meno pregiate dell'animale macellato.
Le frattaglie fanno parte del così detto "quinto quarto", ovvero tutto ciò che non rientra nei "quattro quarti" di macellazione; i quarti di macellazione sono 5:
  • 2 quarti anteriori
  • 2 quarti posteriori
  • 1 quinto quarto
I primi quatto quarti dividono la bestia sagittalmente (ottenendo 2 mezzene) e trasversalmente all'altezza della 6° costa. Il quinto quarto comprende la testa, le zampe, la coda e le frattaglie.
FrattaglieTra le frattaglie è possibile distinguere pezzature estremamente eterogenee; le differenze sono moltissime e variano per sapore e caratteristiche nutrizionali. Ogni componente delle frattaglie si presta ad una preparazione diversa e la scelta dell'uno o dell'altro organo può variare in base alle necessità nutrizionali.
Le frattaglie più conosciute sono senz'altro il fegato ed il cuore; tuttavia, limitare il consumo degli organi animali esclusivamente a questi due pezzi è estremamente riduttivo. Le frattaglie sono moltissime e variarne il consumo arricchisce notevolmente l'apporto nutritivo della dieta; inoltre, rispetto ai tagli di carne più diffusi, l'acquisto delle frattaglie incide molto meno sulla "salute del portafogli!". Infatti, mediamente, le frattaglie sono alimenti a basso costo, che consentono di introdurre proteine ad alto valore biologico, lipidi essenziali, vitamine e sali minerali in abbondanza.
NB. In caso di ipercolesterolemia, meglio non sottovalutare l'apporto di grassi saturi e colesterolo contenuti nelle frattaglie.

Tipi di frattaglie

Tra le frattaglie ricordiamo le "animelle", un termine che generalmente indica più organi del vitello o comunque del bovino; tra queste rientrano il pancreas, le ghiandole salivari ma soprattutto il "timo", una ghiandola endocrina posizionata sotto il collo dell'animale (colesterolo 250mg/100g di parte edibile).
Il "cervello" è una pietanza dal gusto inebriante e l'alta percentuale di lipidi (tra questi moltissimi fosfo-lipidi) gli conferisce una consistenza tipicamente scioglievole; il cervello più consumato è quello dell'agnello, sotto forma di "testina al forno", oppure quello del bovino consumato panato e fritto. (colesterolo >2000mg/100g)
Il "cuore" ed il "fegato" sono le frattaglie più diffuse; contengono alti livelli di ferro bio-disponibile ed il fegato rappresenta una fonte vitaminica impressionante. Il cuore viene cucinato generalmente in padella, a fettine sottili con un po' di aglio e prezzemolo fresco, mentre la ricetta del fegato più diffusa è " alla veneziana", con burro, farina e cipolla.
La "lingua" del bovino rientra, assieme al "diaframma", nella categoria delle frattaglie muscolari. Tuttavia, mentre il diaframma si presta moltissimo all'alimentazione del bambino per la consistenza tenera e la buona quantità di ferro, la lingua non ha caratteristiche nutrizionali particolari ed il suo consumo è limitato sostanzialmente al bollito misto di carne.
La "milza" è l'organo che apporta più ferro in assoluto, circa 42 mg/100g. Al contrario del fegato, la milza è poco calorica e contiene un ridotta percentuale di lipidi.
"Polmone", "intestino" e"reni" (assieme al fegato ed al cuore), costituiscono la così detta "coratella"; questa, altro non è che un insieme di frattaglie accuratamente lavate e cucinate assieme in padella. E' un piatto tipico del centro Italia, dove nel periodo pasquale aumenta la macellazione degli agnelli.
In ultimo, la "trippa". Al contrario di quanto si possa pensare, la trippa altro non è che lo stomaco dell'animale ed il suo contenuto in grassi è molto ridotto. La digeribilità di questo alimento è comunque scarsa a causa della cottura molto lenta e dell'elevata quantità di tessuto connettivo contenente fibre collagene.

Frattaglie e salute

Le frattaglie sono ottimi alimenti da consumarsi con frequenza anche settimanale. E' comunque opportuno fare attenzione nella selezione delle fonti di approvvigionamento e prediligere gli allevamenti italiani nei quali i disciplinari per la cura ormonale ed i controlli veterinari sono rigidi e severamente svolti; ricordiamo che le frattaglie sono organi, e come tali spesso subiscono maggiormente l'azione tossica ed il deposito dei farmaci e dei contaminanti eventualmente presenti nei mangimi.


Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/frattaglie.html

sabato 8 giugno 2013

GustaTrevignano al VI Festival Europeo del Gusto a Quero (BL)

Elisa Pizzolato, responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione di GustaTrevignano, partecipa domenica 9 giugno presso il Mulino la Vallina di Quero, al VI Festival Europeo del Gusto.
Sarà l'occasione per presentare il 'format' di GustaTrevignano ad una platea mediatica che prevede la partecipazione di delegati dal Friuli Venezia Giulia, dal Trentino Alto Adige, dalle Marche, dalla Puglia,
dalla Romania e dall'Albania.
Venerdì 7 giugno si è svolta per "SAPORI - SAPERE" la serata gastronomica con il maiale alla Trattoria il Caminetto che con  l'Azienda Agricola "Guolo Gianni", sono stati i protagonisti della seconda serata della rassegna. E' stata apprezzata  la carne di maiale prodotta e preparata a Trevignano.
Durante la serata, tra una portata e l'altra, un esperto ha raccontato "il maiale".





sabato 1 giugno 2013

IL MANIFESTO DELLE TAVOLE AMMUTINATE

Bruno Sganga, giornalista enogastronomo, conduttore della trasmissione televisiva
la Verità nel Piatto, presenta al VI Festival Europeo del Gusto :

IL MANIFESTO DELLE TAVOLE AMMUTINATE

  1. La nostra filosofia si basa su tutto ciò che nel mondo dell’agroalimentare prima e quindi nell’enogastronomia e turismo del gusto è istintivamente o culturalmente “ribelle” a quanto sentenziato da altri, soprattutto ove negli altri si cela una sottile e non sempre manifesta commercializzazione od un certo spirito di parte, invece d’un più premiante ed equilibrato buon senso insieme all’emozione di stare a tavola, piuttosto che d’una tavola ricca o meno che sia.

  1. Basta esasperazioni in cucina con abbinamenti e gusti tirati all’estremo pur di stupire…o alla tradizione camuffata da una innovazione che spesso sa soltanto di preparati e semilavorati pronti all’uso.

  1. Desideriamo mangiare, bere, ma digerire bene, senza l’invasione di piatti perfetti che spesso non sanno di nulla se non d’un idilliaco cromatismo e design, risultato di architetti d’una cucina senza anima e carattere.

  1. Desideriamo conoscere i prodotti, la capacità del loro uso nelle cucine, come della naturalità dei vini e dei loro vigneti senza esasperate alchimie in cantina, e quando i prodotti non sono stagionali sapere bene da dove provengono per limitare questa mania, sovente anche costosa, del tutto e sempre disponibile pur se insapore.

  1. Basta solo con quel tipo d’alta cucina con i suoi rituali inaccessibili, dei suoi protagonisti ampollosi e tronfi di se, con la loro catena dei cosiddetti grandi critici gastronomici ed onnipotenti, icona di un certo modo di intendere la gastronomia, i suoi giochi di potere e di spettacolare visibilità.

  1. Per quanto sia vero che la generazione d’oggi vive nel benessere, a parte l’attuale congiuntura, non va dimenticato di sfamare chi è affamato di fame ricordando che i consumatori per un verso sono più preparati di un tempo, ma d’altro canto ci sono fin troppi palati drogati (cornetti, gelati, ecc.), soggiogati da esaltatori di sapidità, zuccheri modificati od aromatizzati. O da quella tartrazina, colorante artificiale azoico, giallo limone (E102), che viene aggiunta nelle bevande gassate, caramelle alla frutta, budini, minestre confezionate, gelati, chewing gum, marmellate, mostarda, yogurt e in molti altri alimenti assieme alla glicerina, limone e miele, ed è causa di molte allergie od intolleranze soprattutto per asmatici e soggetti allergici all'aspirina, oltre che d’una iperattività infantile.

  1. Ci piace invece esaltare e sostenere quel pubblico di consumatori dotti e intriganti ma non modaioli, come quei passeggeri-visitatori curiosi, meglio se con scarso uso del navigatore…ma autentici, al pari di quelle categorie professionali e di settore con la volontà od il senso di riscatto per un mestiere, artigiano od industriale che sia, ove qualità e lealtà sono padrone ed il consumatore sceglie conoscendone le evidenti diversità ma senza inganni commerciali.

  1. Soprattutto basta con quel giornalismo enogastronomico ambiguo, spettacolare e presenzialista, preda di quella della mania dell’evento per cui si spostano folle di turisti e visitatori e dove ciò che conta è “guardare” ma non vedere, “partecipare” ma non conoscere e riconoscere, quasi solo per affermare che “io c’ero”.

  1. Vogliamo tenerci ben distanti da questo vizio diffuso nel giornalismo italiano odierno di settore, di spacciare opinioni per fatti e di basarsi su luoghi comuni e pregiudizi che, in quanto tali, non vengono nemmeno dimostrati, per non parlare quando la critica diventa militante (o faccendiera e di parte) per cui tutto è magnifico, maestoso, innovativo, interessante, bello, intelligente e soprattutto di tendenza…

  1. Non dimentichiamo che gli italiani sono tutti allenatori ben noti ma anche critici gastronomici…ma la critica è da sempre una delle attività più arbitrarie e discutibili, proprio perchè spesso pretende di dettare scale di valori in base a supposti criteri oggettivi che, per altro, non vengono mai esplicitati in quanto tali. Se la critica è un esame circostanziato di un fatto o di un'opera letteraria, scientifica, artistica, ecc, valutandone gli aspetti contenutistici, estetici e storici, si capisce che la funzione non è tanto o solo quella di giudicare, ma piuttosto di raccogliere informazioni offrendole con equità e buon senso al “lettore” e consumatore finale.

  1. Dell’affascinante mondo di cibi e vini, per noi l’essenziale è soprattutto raccontare dei territori, dei loro prodotti e materie primarie, e di saperli interpretare con quell’emozione basilare che si avverte dinanzi ad un’opera di qualità, sia essa un quadro, un libro, ecc, al pari d’un manufatto artigiano o d’un piatto che parlano di prodotti e tradizioni, come d’un vino o distillati che raccontano della propria terra.

  1. Dunque non basta una “raccolta di informazioni”, quanto il (buon) senso del gusto che si è provato insieme a quella suggestiva emozione per cui si distingue colui che mangia (per saziare la fame) da chi degusta mangiando, anche se per rispondere all’oggettiva necessità che l’appetito alimenta.

  1. Siamo tutti capaci, molto più semplicemente, di dire se una cosa ci piace o no, ma nessuno può assurgere a dichiarare senza possibilità di smentita che un piatto o un prodotto siano oggettivamente buoni senza anche tener conto degli usi alimentari e storici così diversi tra cucine e tradizioni (o sopraggiunte innovazioni) diversissime.

  1. Vogliamo chiederci e sapere quanto i critici sono liberi. Dalla giornalista-scrittrice sensualintrigante e critica alla già nota scoperta di “Striscia la notizia” che le stelle venivano vendute e che i critici vanno a mangiare a sbafo, non è una novità. Spesso è gente che critica il lavoro (di professionisti e non di rado Maestri del palato) anche se non hanno mai studiato, non hanno un diploma specifico, non sanno nemmeno come si inizia a lavorare nelle cucine. Critici utili quasi solo per tre categorie: ricchi stronzi, altri critici gastronomici ed altri cuochi che gestiscono ristoranti per le categorie di cui sopra.

  1. Basta con questi pochi eletti che si parlano addosso, si riproducono tra loro e mangiano in posti dove la prenotazione è solo un surrogato dell’idea di accessibilità democratica. L’Italia è piena di tante trattorie e ristorantini, specie nei borghi ove si mangia divinamente e genuinamente con prezzi modici, e pure non sono in nessuna guida.

  1. Chi fa il critico dovrebbe fare solo il critico. Non organizzare festival e fare l'impresario. E’ una categoria da prendere con le molle anche quando, ottimi professionisti, sono però pieni di idiosincrasie, di odi e amori per questo o quel piatto, con piccole simpatiche manie ma pericolosi come i serpenti.

  1. E’ anche ora di finirla o quanto meno saper distinguere con questa marea di tuttologi, di televisioni sponsorizzate in cucina con false gare spesso preparate dietro le quinte, di intenditori che su face book imperversano a parlare di cucina, cibo, vini, od i tanti blogger con sottili sponsor finanziari che mistificano con furbizia, od ancora di chi tra loro va in giro giudicando solo il lusso ma, sarebbe da chiedersi, con quali soldi per girare.

  1. Le nostre “Tavole Ammutinate” sanno di incontri con un vino come con un piatto, ove il cervello s’acqueta avvicinandoci senza alcun preconcetto, aspettativa o pensiero fuorviante, ma lasciandosi guidare dai propri sensi e che questi frughino in quel magnifico archivio olfattivo-emozionale che c'è nell' “hard disk della nostra mente” e che a un certo punto ci diranno "mi emoziona o non mi emoziona", per chi sa ascoltare e distinguere.

  1. Ricordiamo, con qualche umana mestizia, che lo chef spagnolo Ferran Adrià, pur pioniere per certi versi, ha comunque chiuso con i suoi additivi chimici, e che dieci anni fa Bernard Loiseauin nella Borgogna si suicidava pensando di perdere una delle sue stelle per la sua cucina giudicata “senza anima e carattere”.

  1. Il nostro Manifesto invece, con quanto sapremo generare, vuole raccontare di contenuti e descrizioni di ristoratori, produttori, albergatori, vignaiuoli ed itinerari in località soprattutto minori, parlando di protagonisti particolarmente poco noti od intenzionalmente “omessi e sconosciuti” ma che sanno generare piacere e gusto in tavola coniugati con l’emozione d’una filosofia per niente mercenaria.
















I vini di Nerino Costa a Montebelluna

L'azienda vitivinicola Costa nasce più di sessant'anni fa dalla passione per la terra e la dedizione per il lavoro del fondatore Luigi Costa.
Il figlio Nerino, grazie agli insegnamenti del padre e l'amore per il buon vino, ha trasformato la tradizione familiare in una vera e propria arte che si tramanda di generazione in generazione.
La conduzione familiare dell'azienda Nerino Costa si pone come obiettivo principale la cura del prodotto sin dalle sue origini, seguendo tutti i passaggi di trasformazione del vino per ottenere prodotti genuini di alta qualità.
Le uve provengono esclusivamente da terreni di proprietà e i vigneti sono seguiti amorevolmente da tutta la famiglia. Nascono così i vini bianchi, di cui il prosecco DOCG Millesimato è la punta di diamante, e i vini rossi, rinomati per la loro corposità e il gusto morbido, vellutato, avvolgente.
Prodotti naturali e sani, nati dalla sincera passione per la generosa terra del Montello.

L'azienda vitivinicola Costa è infatti indissolubilmente legata al suo territorio: la zona DOC Montello e Colli Asolani. In un paesaggio incantevole, a Montebelluna in provincia di Treviso, le colline del Montello sono accarezzate da un clima mite e, grazie a una favorevole esposizione al sole, perfettono una perfetta maturazione delle uve.
Al proprio territorio la famiglia Costa non è legata solo per gli aspetti geologici e climatici, certamente determinanti nella creazione di un prodotto di qualità; il Montello è presente anche nel carattere del vino per la dedizione affettiva che Nerino Costa e la sua famiglia hanno per la generosità della propria terra d'origine



Il VI Festival Europeo del Gusto fa tappa al Capriccio2 di Falzè di Trevignano

Il ristorante Pizzeria Capriccio2 di Falzè di Trevignano è stato inserito nel percorso del gusto del VI Festival Europeo del Gusto, per una serata a convivio ispirata alla cucina calabrese.

GustaTrevignano alla Trattoria il Caminetto il 7 giugno

7 giugno 2013 - SECONDA SERATA DI GUSTATREVIGNANO 2013 - 7 GIUGNO

La PRO LOCO di Trevignano
con il patrocinio del comune di Trevignano
organizza
Rassegna "GUSTATREVIGNANO 2013 sapori - sapere",
SECONDA SERATA

Venerdì 07 giugno ore 20,00
"SAPORI - SAPERE" serata gastronomica con il maiale
La Trattoria il Caminetto e l'Azienda Agricola "Guolo Gianni", sono i protagonisti della seconda serata della rassegna.
Apprezzeremo la carne di maiale prodotta e preparata a Trevignano.
Durante la serata, tra una portata e l'altra, un esperto racconterà "il maiale".
(La trattoria il Caminetto è in via Fossalunga 43 di Trevignano, tel 0423 812152)

La Trattoria Al Caminetto è il classico luogo d'incontro per pranzi e cene fra amici di vecchia data. La cucina tipica, con specialità pesce, è gestita direttamente dalla famiglia Furlan, nel settore da trent'anni. Renato prepara con amore il pesce: folpetti, baccalà, seppie, scampetti, fritto misto. Il grande caminetto, con griglia e girarrosto, consente inoltre di gustare carne alla brace di sapore nostrano: braciole, salsicce, costicine, costate di manzo e galletti. Tutte le pietanze vengono sposate con i vini tipici regionali e che si possono anche acquistare in confezione per fare un simpatico omaggio
 

GustaTrevignano oltre i confini locali



Il 'format' di GustoTrevignano ( la manifestazione promossa dalla Pro Loco che propone sul tema
Sapori &Sapere il rapporto diretto fra mondo della ristorazione e mondo delle aziende agricole per valorizzare il territorio), ha incuriosito i giornalisti e i comunicatori della trasmissione multimediale
L'Italia del Gusto (Sky, CafèTv24 e web), che hanno deciso di realizzare ben due puntate sull'esperienza locale.
Ma il 'lancio' nazionale della iniziativa non si ferma qui.
L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione l'Altratavola organizzano a fine maggio e giugno la sesta edizione del Festival Europeo del Gusto, a Montebelluna ed Alano di Piave, con il Patrocinio delle Civiche Amministrazioni.
Parteciperanno all'iniziativa rappresentanti di Istituzioni, Associazioni e Aziende, Giornalisti e Comunicatori di oltre dieci paesi europei e dieci regioni italiane, con conferenze stampa ed interviste in diretta, degustazioni commentate, il laboratorio di Comunicazione, l'intervento della trasmissione multimediale L'Italia del Gusto e, infine, gli incontri a Convivio.
Un Festival dedicato ai borghi d’Italia e d’Europa, che hanno tanto da raccontare e da vivere, a tavola e non solo.

Trevignano è stata scelta come 'tappa' di una delle giornate di informazione del Festival.
Venerdì 21 giugno si terrà a Villa Onigo un incontro sul tema : “ Il turismo enogastronomico
come volano di un turismo sostenibile”. Oltre ai promotori di GustaTrevignano, parteciperà
alla conferenza stampa non-stop anche Carlo Pietrassanta, Presidente del Movimento del
Turismo del Vino della Lombardia.
Il ristorante Capriccio2 concluderà la serata a convivio proponendo una cena con un menù ispirato alle Terre di Calabria ( con accompagnamento di vini rigorosamente del Montello).
Media partner dell'iniziativa sono Radio Asolo, il portale di informazione Montello.eu e il network online Blog Azzurro. L'iniziativa si sviluppa in collaborazione con l'Ufficio dei Family Banker di Banca Mediolanum di Bassano del Grappa (via Bortolo Sacchi n.3).












I vini dell'azienda agricola Il Roccolo al VI Festival Europeo del Gusto

I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione l'Altratavola avevano visitato il Mercatino stagionale
Frutti del Montello, organizzato dagli Alpini di Bavaria a Giavera del Montello.
Marco Grazian ha fatto degustare un ottimo prosecco della propria azienda agricola (Il Roccolo, via U. Sacco n. 5 , Bavaria ), sottolineandone la personalità e le differenze con i 'cugini' di Valdobbiadene.
"Questo elegante Prosecco, prodotto nella piccola zona collinare racchiusa tra il monte Grappa e il Piave – già patria della variegata DOC Montello e Colli Asolani -, si distingue fin dalla mescita per la spuma fine e persistente e il brillante colore giallo paglierino.I profondi terreni argillosi del Montello e dei Colli Asolani, da cui traggono nobile nutrimento le uve atte alla produzione di questo vino, conferiscono all'Asolo Prosecco Superiore DOCG una struttura e un corpo capaci di accompagnare il pasto ad ogni portata, con i caratteristici profumi fruttati ed una sorprendente lunghezza gustativa."
Dal calice di prosecco alla visita in azienda il passo è stato breve. Marco alterna lavoro e studio e riesce, con impegno e tanti sacrifici, a dare il meglio di sé nella produzione di vini.
Oltre all'ottimo prosecco (anche in versione frizzante), la cantina propone una linea di vini rossi : il merlot (pluripremiato), il cabernet franc,il cabernet sauvignon,il cabernet sauvignon Barricato.
Un rosè frizzante (da uve di cabernet), ammicca all'estate, forte della sua genuina freschezza.
“Il roccolo, ci dice Marco-, era una piccola costruzione per l'aucupio,in genere di tre piani,mimetizzata da piante rampicanti,in cui stanno gli uccellatori durante l'attività di caccia”.
La presenza , in passato, di molti roccoli nel territorio, ha dato il nome all'azienda.
Marco ci racconta mentre siamo seduti ad un tavolo che un abile maestro d'ascia ha ricavato da un unico tronco di un maestoso cedro libamese, mentre degustiamo gli 'ori' di casa.
“ L'azienda agricola è a conduzione familiare e soltanto dalle nostre uve raccolte a mano, si ottengono vini di qualità tipici del Montello e dei Colli Asolani'.
Per tutti questi buoni motivi l'azienda agricola il Roccolo è stata inserita nelle iniziative di informazione che la rete dei Borghi Europei del Gusto realizza in maggio e giugno,in occasione del VI Festival Europeo del Gusto.
La qualità paga, sempre !

L'Azienda Agricola Casa Loffia : frutta e verdura d'eccellenza

I vagabondi del gusto, per definizione, visitano aziende e 'luoghi', ove pensano di poter conoscere
gli 'inediti' del buon e bello vivere dei diversi territori.
Così, dopo due chiacchiere e una giusta degustazione a Montebelluna e a Bavaria di Giavera del Montello, i comunicatori dell'Associazione l'Altratavola sono arrivati alla azienda agricola
Azienda Agricola Casa Loffia di Marini Mattia, a Montebelluna, in quel di Caonada.

Mattia ha iniziato, dopo gli studi di rito nel settore agricolo, nel 2004 la propria avventura imprenditoriale, assecondando competenza e passione.
Aiutato dalla moglie Lisa ha costruito una solida realtà.
“ I sacrifici e gli impegni sono molti, soprattutto per una giovane azienda. Nelle nostre serre coltiviamo il radicchio tardivo, gli asparagi, le fragole e i prodotti dell'orto, dagli asparagi ai cavoli, dai peperoni ai diversi tipi di insalate “.

Vi è poi lo spaccio, ove i consumatori possono trovare a prezzi onestissimi il meglio di casa
Loffia.

“ Qualche volta, tempo permettendo, partecipiamo ai mercatini locali, per farci conoscere. Siamo anche presenti al mercato agricolo di Valdobbiadene.”

Nel tempo della crisi il ricambio generazionale in agricoltura è più alto che in altri settori con la presenza di giovani agricoltori che è rimasta percentualmente stabile, mentre nell’attività manifatturiera si è più che dimezzata negli ultimi 30 anni. Oggi in un caso su dieci i giovani imprenditori scelgono proprio il settore agricolo per avviare una attività.

“Oggi lavoriamo circa 15 ettari, con personale tutto italiano. Anche questo è motivo di orgoglio
per la nostra azienda.”



L'entusiasmo di Mattia e Lisa, la loro preparazione, il loro coraggio e la loro voglia di confrontarsi con le novità e con il mondo, sono le condizioni migliori per guardare con ottimismo al futuro di tutta la comunità rurale.


La fattoria didattica Nino il Contadino

la Terre Rosse
L'agriturismo Osellame presenta ..."La fattoria didattica Nino il contadino"
La fattoria vi propone i centri estivi in fattoria. In un clima giocoso, a stretto contatto con gli animali e la natura i bambini della scuola primaria, potranno vivere il mondo rurale, conoscere il lavoro della campagna accompagnati da personale competente.
I centri estivi inizieranno il 10 Giugno e termineranno il 6 Settembre con orari flessibili di arrivo e partenza
E' stato previsto un numero contenuto di posti in modo da offrire un servizio di qualità nella gestione delle attività. Ogni giorno della settimana verrà proposto un laboratorio e un'attività motoria ricreativa diversa. Durante la giornata si eseguiranno anche i compiti per le vacanze.
Per informazioni più dettagliate sull'organizzazione e sulle attività didattiche telefonare a: tel. 0423 871047 (ora di pranzo) cel. 338 3920468 / 339 6554625
Azienda Agricola Osellame: Via Levada, 38 - Venegazzù di Volpago del Montello

http://www.montello.eu/

L'Antico Forno di Caerano San Marco al VI Festival Europeo del Gusto


I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione l'Altratavola avevano conosciuto Andrea,titolare dell'Antico Forno di Caerano San Marco, nel 2008.
"Per noi, cronisti dell’anima e delle suole di scarpe consumate in percorsi alla scoperta dei piccoli produttori, è stato un piacere scoprire un particolare pane rustico che ha accompagnato le nostre degustazioni e il taglio di mitiche sopresse in occasione di alcune degustazioni promosse nella zona dell'Asolano e del Montello."
“Interpretiamo-ci aveva detto-, nel nostro forno quotidianamente, circa una ventina di tipologie di pane,con farine diverse e prodotti diversi, suggeriti anche dal volgere delle stagioni.Il giorno del sabato le proposte aumentano, perchè è la giornata di maggior lavoro”.
Andrea serve anche numerose altre botteghe del circondario, a dimostrazione che il consumatore ne apprezza la qualità.
“ E' inutile nasconderci dietro un dito : il calo dei consumi c'è ed è evidente. Bisogna adeguarsi ai tempi mutati, calibrare la produzione e puntare sempre sulla qualità:”
L'Antico Forno propone anche una linea di dolci da forno artigianali, oltre a tutte le leccornie che coincidono con i tradizionali giorni del calendario.” Alcuni prodotti particolari non abbiamo il tempo materiale di farli : allora i clienti possono trovare dei prodotti di squisita fattura artigianale, che selezioniamo con cura.”
Quando Andrea parla, aggiunge sempre quelle idee e quella passione che rappresentano la linfa vitale per qualsivoglia attività artigianale.

La porchetta di casa Defendi

Come specialità trevigiana la porchetta nasce nel 1919, tenuta a battesimo da Ermete Beltrame nella sua birreria sotto il Palazzo dei Trecento a Treviso. Non è un alimento grasso, poichè, nella fase di cottura, proprio i grassi vengono sciolti dal calore e raccolti in speciali vaschette.
I comunicatori e i giornalisti dell'Associazione l'Altratavola hanno potuto degustare la porchetta dell'azienda agricola Defendi di Franco Lazzarin (Giavera del Montello).
Completamente senza conservanti , la porchetta di casa Defedi proviene da coscie di suini  allevati in azienda.

La seconda giornata di Comunicare Montebelluna e il Montello'

La seconda giornata di  'Comunicare Montebelluna e il Montello' ( anteprima di informazione del VI Festival Europeo del Gusto), ha portato i giornalisti e i comunicatori dell'Associazione l'Altratavola a visitare alcune aziende del territorio.
Così dopo un salto a La Bottega del Tuo Fornaio a Trevignano (per conoscere la ricerca di Luca Vidorin
sulle farine), l'azienda agricola Casa Loffia di Mattia Marini di Caonada ha ospitato uno stage di informazione che ha dato la parola ad Andrea Semenzin ( nume tutelare de l'Antico Forno di Caerano San Marco e Venegazzù) , agli animatori del sito www.montello.eu , al Presidente dell'Associazione Battaglia del Solstizio di Nervesa della Battaglia, all'azienda vitivinicola Il Roccolo di Bavaria.
La giornata si è conclusa con le visite allo spaccio dell'azienda agricola Difendi di Franco Lazzarin di Giavera del Montello (salumi , carni di maiale, ecc.) e al ristorante pizzeria Don Matteo di Crocetta del Montello.